Jane e Prudence by Barbara Pym

Jane e Prudence by Barbara Pym

autore:Barbara Pym [Pym, Barbara]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Pym, Barbara Pym, Crampton Hodnet, Masolino d'Amico, tartaruga, Jane and prudence, Jane e Prudence, Donne eccellenti
editore: astoria
pubblicato: 2015-04-21T22:00:00+00:00


12

In gioventù Jane aveva pubblicato una volta una raccolta di saggi ed era riuscita a diventare membro di una certa società letteraria alle riunioni della quale partecipava ancora. Queste avevano luogo solitamente di sera e offrivano un’ulteriore scusa a Jane per assentarsi dai suoi doveri parrocchiali e passare la notte nell’appartamento di Prudence. Questa particolare riunione sarebbe stata piuttosto speciale; era il centenario della nascita di un autore le cui opere Jane non aveva mai letto, ma che era morto abbastanza di recente perché molte persone ancora vive lo ricordassero. Sembrava un’ottima occasione, come spiegò Jane a Nicholas, che aveva protestato, anche se abbastanza debolmente, per il fatto che la moglie avrebbe mancato un’assemblea del consiglio parrocchiale.

“Non sarei di nessuna utilità,” disse Jane in tono colpevole, ricordando la propria intrusione nel vestibolo del coro di poche settimane prima.

“Credevo che si potesse impiegare con più profitto il tempo incoraggiando i giovani autori piuttosto che festeggiando i morti,” affermò Nicholas.

“Ma anche questo li incoraggia,” disse Jane. “Un giorno una riunione del genere potrebbe tenersi anche per loro. Si chiederanno cosa verrà ricordato di loro, certo non qualcosa che preferirebbero venisse dimenticata.”

Nicholas sospirò e rinunciò, poiché sapeva che non sarebbe servito. La sua povera Jane, doveva lasciarla andare dove voleva.

La società si riuniva in una casa che aveva un lontano rapporto con la letteratura, perché era contigua a quella nella quale aveva abitato un tempo uno dei poeti vittoriani minori, che viene, ciò nondimeno, molto citato nell’Oxford Book of Victorian Verse.

Jane entrò in quella casa molto meno timorosa che in occasione della sua prima visita tanti anni prima, e si diresse nella stanza al primo piano dove si teneva la riunione. Era una stanza di aspetto gradevole, sembrava un salotto, anche se le file di sedie erano un po’ troppo vicine per essere comode. Jane stava in piedi sulla soglia, cercando qualcuno di sua conoscenza, e non tardò a notare la sua compagna di collegio, Barbara Bird (“La signorina Bird e i suoi romanzi e i suoi cani,” come diceva la signorina Birkinshaw), seduta nell’ultima fila. Indossava una folta pelliccia di volpe rossa e fumava una sigaretta con la quale indicò a Jane una sedia libera accanto a lei.

“Si muore dal freddo qui,” disse. “Mi fa piacere vederti, Jane.”

Jane sedette e si guardò attorno. Lì, come quando faceva ritorno al suo vecchio college, non si sentiva molto diversa dalla maggior parte delle presenti, molte delle quali erano abbigliate senza seguire nessuna moda particolare. Era una serata fredda, perciò erano forse più giustificabili delle laureate che s’incontravano d’estate. La stessa Jane indossava vecchi stivali foderati di pelliccia e un soprabito di tweed, sotto il quale un assortimento di maglioni e sciarpe nascondeva un vestito di lana rossa che le aveva dato Prudence.

“È meglio del solito,” disse la signorina Bird, “ci sono molti critici.”

“Hanno un aspetto così mite,” disse Jane, vedendo uno di loro prendere posto. “Forse trovano una compensazione al loro aspetto nell’intingere la penna nel vetriolo.”

La signorina Bird allora continuò riferendo a Jane



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